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Un Protocollo di Intesa per una food policy a supporto della transizione ecologica. Domani il seminario

Per ragionare di politiche alimentari integrate e sostenibili domani alle 17.30, nei locali della Fondazione Horcynus Orca a Capo Peloro si terrà il seminario “Transizione ecologica e food policy: perché siamo ancora in tempo per cambiare rotta”, promosso dalla Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina in collaborazione con: Comune di Messina, Camera di Commercio di Messina e Fondazione di Comunità di Messina.

Oltre a Nino Mostaccio, Portavoce della Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina, interverranno fra gli altri: Federico Basile, sindaco di Messina, Fabio Di Francesco, presidente di Slow Food Sicilia, Ivo Blandina, presidente CCIIAA, Gaetano Giunta, Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina, Roberta Billitteri, vicepresidente Slow Food Italia, Francesco Sottile, membro executive board Slow Food International.

Mai come oggi è importante operare per la transizione ecologica. E la transizione ecologica passa anche dallo sviluppo di una food policy adeguata. Perciò è importante supportare la sostenibilità in tutte le politiche connesse al cibo se si tiene conto del fatto che da questo punto di vista sono proprio le filiere agroalimentari a porre un serio problema, costituendo una delle maggiori fonti di emissioni di CO2, di consumo terra, di acqua e di energia.

E proprio per sostanziare  programmi di collaborazione su transizione ecologica e food policy, a margine dell’iniziativa i promotori del seminario sigleranno un Protocollo di Intesa.

Nel corso del suo intervento Gaetano Giunta affronterà il tema di come connettere “I Parchi della Bellezza e della Scienza” promossi dalla Fondazione di Comunità di Messina alle iniziative Slow Food.

I Parchi della Bellezza e della Scienza costituiscono un’infrastrutturazione educativa a rete che ruota attorno ai due grandi snodi del contemporaneo: contrastare le disuguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento climatico. Ed è importante mettere in campo strategie condivise in grado di affrontare gli scenari futuri, perché anche la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale possano essere garantite.