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[title] => Un Protocollo di Intesa per una food policy a supporto della transizione ecologica. Domani il seminario
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Per ragionare di politiche alimentari integrate e sostenibili domani alle 17.30, nei locali della Fondazione Horcynus Orca a Capo Peloro si terrà il seminario “Transizione ecologica e food policy: perché siamo ancora in tempo per cambiare rotta”, promosso dalla Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina in collaborazione con: Comune di Messina, Camera di Commercio di Messina e Fondazione di Comunità di Messina.
Mai come oggi è importante operare per la transizione ecologica. E la transizione ecologica passa anche dallo sviluppo di una food policy adeguata. Perciò è importante supportare la sostenibilità in tutte le politiche connesse al cibo se si tiene conto del fatto che da questo punto di vista sono proprio le filiere agroalimentari a porre un serio problema, costituendo una delle maggiori fonti di emissioni di CO2, di consumo terra, di acqua e di energia.
E proprio per sostanziare programmi di collaborazione su transizione ecologica e food policy, a margine dell’iniziativa i promotori del seminario sigleranno un Protocollo di Intesa.
Nel corso del suo intervento Gaetano Giunta affronterà il tema di come connettere “I Parchi della Bellezza e della Scienza”promossi dalla Fondazione di Comunità di Messina alle iniziative Slow Food.
I Parchi della Bellezza e della Scienza costituiscono un’infrastrutturazione educativa a rete che ruota attorno ai due grandi snodi del contemporaneo: contrastare le disuguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento climatico. Ed è importante mettere in campo strategie condivise in grado di affrontare gli scenari futuri, perché anche la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale possano essere garantite.
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Per ragionare di politiche alimentari integrate e sostenibili domani alle 17.30, nei locali della Fondazione Horcynus Orca a Capo Peloro si terrà il seminario “Transizione ecologica e food policy: perché siamo ancora in tempo per cambiare rotta”, promosso dalla Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina in collaborazione con: Comune di Messina, Camera di Commercio di Messina e Fondazione di Comunità di Messina.
Mai come oggi è importante operare per la transizione ecologica. E la transizione ecologica passa anche dallo sviluppo di una food policy adeguata. Perciò è importante supportare la sostenibilità in tutte le politiche connesse al cibo se si tiene conto del fatto che da questo punto di vista sono proprio le filiere agroalimentari a porre un serio problema, costituendo una delle maggiori fonti di emissioni di CO2, di consumo terra, di acqua e di energia.
E proprio per sostanziare programmi di collaborazione su transizione ecologica e food policy, a margine dell’iniziativa i promotori del seminario sigleranno un Protocollo di Intesa.
Nel corso del suo intervento Gaetano Giunta affronterà il tema di come connettere “I Parchi della Bellezza e della Scienza”promossi dalla Fondazione di Comunità di Messina alle iniziative Slow Food.
I Parchi della Bellezza e della Scienza costituiscono un’infrastrutturazione educativa a rete che ruota attorno ai due grandi snodi del contemporaneo: contrastare le disuguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento climatico. Ed è importante mettere in campo strategie condivise in grado di affrontare gli scenari futuri, perché anche la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale possano essere garantite.
“Orizzonti – transizione ecologica e giovani generazioni” è il titolo della ventesima edizione dell’Horcynus Festival, a partire dal 20 luglio al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, a cura della Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione di Comunità di Messina. “Questi orizzonti, che come ogni anno e ancora di più quest’anno il Festival ricerca e sperimenta” – spiega Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina – “sono quelli capaci di contrastare le diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento climatico, per garantire il diritto al futuro delle giovani generazioni”.
Il prologo del Festival, dal 20 al 22 luglio, ospita un grande classico del cinema internazionale: la Trilogia de “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson.
L’apertura dell’edizione 2022 è con la letteratura: il 23 luglio al Parco Horcynus Orca, l’autrice messinese Nadia Terranova presenta il suo libro “Trema la Notte”. L’appuntamento è a cura di Feltrinelli Messina che, al Festival, cura anche la presentazione di un altro autore messinese, Lelio Bonaccorso, e del suo “Vento di libertà”, in programma il 27 luglio alle 19.30. Nella sezione anche gli incontri con Alessandro Tumino, autore di “La punta” (25 luglio, ore 19.00) e con il laboratorio narrativo per l’infanzia “Il viaggio di Nabu” (Edizioni Mesogea), curato da Anita Magno.
Marlene Kuntz, foto di Michele Piazza
Per la sezione “Musica Nomade”, curata da Giacomo Farina e Luigi Polimeni, tre gli eventi in programma. Il 24 luglio alle 21.00 Eleonora Bordonaro presenta in concerto il suo ultimo lavoro discografico, “Moviti ferma”, finalista alle Targhe Tenco tra i migliori dischi in dialetto. Lo fa insieme a I Giudei di San Fratello, per una contaminazione tra dialetto siciliano, lingue minoritarie come il gallo italico di San Fratello, musica popolare, blues, rock e elettronica. Durante il concerto della cantautrice, che unisce la potenza ancestrale della tradizione musicale siciliana, di marranzano e percussioni, agli scenari della contemporaneità, saliranno sul palco per alcuni brani anche i Giudei di San Fratello, con i loro costumi e trombe da fanfara, in una delle pochissime esibizioni fuori dal loro contesto rituale pasquale.
Il 29 luglio, alle 21.00, nel nuovo Anfiteatro di Forte Petrazza, il Festival propone il concerto del pianista italo-brasiliano Marcelo Cesena. La performance è costruita sulla base di varie sessioni di confronto con gli educatori e le educatrici e i ragazzi e le ragazze dei progetti educativi curati dalla Fondazione di Comunità a Messina. Cesena metterà in musica i loro pensieri, sentimenti ed emozioni oltre a pezzi del suo repertorio.
Di nuovo al Parco Horcynus Orca, l’1 agosto alle 21.00, uno degli eventi principali dell’edizione 2022 dell’Horcynus Festival: “Orizzonti possibili – Parole e Musica per un pianeta verde” con Stefano Mancuso e i Marlene Kuntz in concerto. Per la prima volta a Messina, i Marlene Kuntz con “Karma Clima”, loro nuovo progetto discografico in uscita a settembre, prendono posizione nella lotta al mutamento climatico. “Desideriamo che il disco – spiega la band – possa aprire dei varchi nella percezione che abbiamo di temi decisivi come il cambiamento climatico e la riqualificazione sostenibile”. Il concerto sarà preceduto da un confronto con Stefano Mancuso. Ai musicisti e a Mancuso, botanico, accademico e saggista, andrà il Premio Horcynus Orca 2022.
Per quel che riguarda la sezione cinematografica del Festival, le proiezioni cominciano il 25 luglio alle 21.00 con “Piccolo Corpo” di Laura Samani, per la rassegna “Fuori Norma” – curata da Adriano Aprà – che seleziona film recenti di autori italiani caratterizzati da una ricerca originale di nuovi modi espressivi e di temi inconsueti.
Dal 26 al 28 luglio, tornano a Capo Peloro i film del Festival del Cine Español y latinoamericano, diretto da Iris Peralta e Federico Sartori. Le pellicole sono in versione originale con sottotitoli in italiano e la selezione dà ampio spazio a film altrimenti invisibili in Italia. Tre i titoli in programma: “Bienvenido a Farewell-Gutmann”, di Xavi Puebla (il regista sarà ospite in collegamento, 26 luglio, ore 21.00), “Chico & Rita”, di Fernando Trueba, pellicola musicale e di animazione, ambientata a Cuba (27 luglio, ore 21.00) e “Intemperie” di Benito Zambrano (28 luglio, ore 21.00).
Nel programma cinematografico, per la storica sezione del Festival “Arcipelaghi della Visione” diretta da Franco Jannuzzi, “Voyage of time”, di Terrence Malick (1 agosto, ore 21.00) e “Il Sale della Terra”, di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgato (4 agosto, ore 21.00). Per “Mare di Cinema Arabo”, a cura di Erfan Rashid, sarà proiettato il film “Europa”, del regista iracheno Haider Rashid (2 agosto, ore 21.00).
Una ampia riflessione sul cinema di impegno sociale sarà al centro del workshop “Una piattaforma per il cinema sociale”, in programma il 26 luglio alle 18.00. Una decina di ospiti dal mondo del cinema rifletteranno sull’opportunità di far convivere e coincidere gli sforzi di produzione e distribuzione per pellicole di impegno civico.
Acquaprofonda, foto di Alessia Santambrogio
Per la sezione teatrale del Festival, curata da Massimo Barilla, il 30 luglio alle 21.00 al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, un altro dei principali appuntamenti della XX edizione del Festival è con “Acquaprofonda”, opera civica e di lirica contemporanea del Teatro Sociale di Como in coproduzione col Teatro dell’Opera di Roma. Le musiche originali sono di Giovanni Sollima, il libretto di Giancarlo De Cataldo. L’appuntamento è inserito nelle attività del progetto “Di Bellezza si vive”, finanziato da “Con i Bambini”, di cui la Fondazione Horcynus Orca è partner e la Fondazione di Comunità di Messina ente co-finanziatore. Lo spettacolo, per la prima volta in scena fuori da un teatro e in uno spazio all’aperto, ritrae in modo unico uno dei temi più rilevanti del nostro tempo: l’inquinamento delle acque. Serena, protagonista della storia, saprà convincere il padre ad agire correttamente e aiuterà una balena a liberarsi dalla tanta plastica nella pancia. Così Acquaprofonda educa spettatori di tutte le età alla sostenibilità ambientale e avvicina le giovani generazioni all’ascolto della musica lirica, rivista in una chiave di contemporaneità e accessibilità.
L’Horcynus Festival tornerà poi alla fine dell’estate, dal 29 agosto in avanti, con Summer School di cinema e arte e residenze artistiche.
Per prenotazioni e informazioni sugli appuntamenti in programma dal 20 luglio al 4 agosto: 090 9032759.
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[title] => Sala immersiva del Macho aperta alle visite fino al 23 dicembre
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Nel periodo di natale apriamo alle visite dell’area scientifica, e quindi della sala immersiva, fino al 23 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 17.
Il 28 dicembre saremo aperti tutto il giorno per un laboratorio sui pupi siciliani e uno spettacolo organizzato dalla Proloco di Capo Peloro
La visita all’area scientifica dura 40 minuti, il costo è di 3 € a persona.
In caso di gruppi e scolaresche, per le quali il percorso dura quasi tre ore, il prezzo di ingresso è di 6 €. É consigliabile prenotare al 329 6153824.
Per le scuole e gruppi la prenotazione é obbligatoria.
La sala immersiva – Salamare – potrà essere visitata anche domenica 5 dicembre in occasione della a “10 Km di Capo Peloro – V Trofeo Luigi Cacopardi”, che vedrà i suoi momenti più salienti ospitati nel Parco Horcynus Orca.
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[title] => A Carlo Borgomeo il premio Horcynus Orca 2021
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Il tradizionale premio promosso dalla Fondazione di Comunità di Messina e dalla Fondazione Horcynus Orca è stato consegnato ieri al presidente della Fondazione Con il Sud.
Qui di seguito le motivazioni:
“A Carlo Borgomeo con cui condividiamo il sogno di un Mezzogiorno libero, giusto, solidale e aperto.
Nella convinzione che le profonde diseguaglianze che caratterizzano i territori del nostro Paese, su qualunque scala esso si osservi, le fragilità sociali, i processi strutturali di esclusione individuali e collettivi, le storie di oppressione ed i bisogni insoddisfatti di relazioni e di felicità falsificano gli approcci dell’ideologia liberal-individualistica, fondata esclusivamente su ipotesi di perfetto egoismo.
Certi dell’urgenza di ricercare e sperimentare approcci capaci di ri-comporre armoniosamente la frattura e la separatezza fra economia, capitale sociale e sostenibilità; fra economia, le altre dimensioni del sapere e dell’agire umano e il rispetto della dignità di ogni essere umano.
A Carlo Borgomeo per avere servito il Paese, difendendo i valori fondativi della nostra Costituzione con creatività, rigore, lealtà e passione, e, più in particolare, per avere dedicato la propria vita a rendere storico, concreto l’Articolo 1 della nostra Costituzione.
Il Distretto Sociale Evoluto, fondato sul lavoro, nasce ed evolve da un compositivo dinamico di persone, organizzazioni, esperienze la cui “bellezza” non è in nessun modo racchiusa nelle singole componenti, ma emerge, come l’“estetica” di un’architettura, di un paesaggio o di una musica, dall’armonia e dalle correlazioni di questa bio-diversità. In questa composizione Carlo Borgomeo ha avuto un ruolo fondativo e di insostituibile compagno di strada, condividendo con noi la follia di cercare nuovi orizzonti, nuovi approcci economico-sociali di tipo relazionale in cui le persone più escluse, le pietre scartate e gettate negli abissi dell’inferno degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, negli abissi dell’inferno delle baraccapoli centenarie della città, negli abissi dell’inferno del dominio e del controllo spietato delle mafie diventano testate d’angolo.
Con gratitudine e amicizia vera, il Premio Horcynus Orca 2021″.
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[title] => Policy per i territori. Con un gruppo di Fondi autonomi e interconnessi. Per un nuovo welfare comunitario
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Ieri Gaetano Giunta, Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina ha presentato il nuovo Piano Strategico con le linee guida che ne caratterizzeranno l’agire futuro
“Nei primi 10 anni, la Fondazione ha messo in campo un lungo processo di ricerca-azione, abbiamo fatto ricerca, sperimentato, provato a costruire modelli nella prospettiva dello sviluppo sostenibile con risultati tangibili. Nei prossimi saremo un ente che eroga una policy complessiva e articolata sui diversi territori in cui operiamo, creando un tessuto con loro e fra di loro”. Un gruppo di Fondi, ognuno autonomo ma correlato agli altri. Come nuclei di condensazione interconnessi. “Con l’idea di fare della trasformazione, della metamorfosi virtuosa un modello politico”.
Gaetano Giunta, Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina ha indicato ieri le linee di fondo dell’azione futura della Fondazione, nel corso della presentazione del nuovo Piano Strategico. Che pone al centro il contrasto alle diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e ai mutamenti climatici secondo logiche sistemiche. Mettendo in campo, ha sottolineato, “sistemi socioeconomici sostenibili e collegati fra loro che determinino impatti positivi sulle principali aree dei funzionamenti umani: dalla conoscenza alla socialità, dal lavoro all’abitare. Sistemi di welfare di comunità che sviluppano progetti personalizzati per accompagnare le persone più fragili anche a saper riconoscere le opportunità e le alternative”.
L’obiettivo è costruire un nuovo modello di welfare, locale e comunitario, intrecciato economicamente con asset di sviluppo legati alla transizione ecologica e, appunto, mettere in relazione i diversi territori in cui la Fondazione interviene, garantendo così coesione e apertura, scambi di know how, di conoscenza, di risorse umane ed economiche, nella convinzione che solo in sistemi aperti possano verificarsi “le metamorfosi – ha concluso Gaetano Giunta – che la Fondazione ritiene necessarie per contrastare uno sviluppo economico predatorio e così conservare un pianeta adatto all’uomo”.
Tutto questo in una logica di apertura che va oltre Messina e, passando dall’Europa, arriva alla sponda Sud del Mediterraneo, dove l’idea è replicare il modello sinaptico dei sistemi interconnessi a partire dal Marocco e dalla Tunisia. Anche per questo, con modifiche statutarie la Fondazione di Comunità di Messina o.n.l.u.s. diventerà la Fondazione MeSSInA (Fondazione delle Comunità del Mediterraneo Sostenibili e Solidali per l’Inclusione e l’Accoglienza).
I primi nuclei di condensazione esistono già, e sono i Parchi della Bellezza e della Scienza. Forte Petrazza, il Parco Horcynus Orca a Capo Peloro a Messina, Il Parco dei Saperi di Palazzo Biscari a Mirabella Imbaccari, Il Fondo delle Aree Interne di Roccavaldina, Novara di Sicilia, le Querce di Mamre (il Fondo Pia Patini a Salina), luoghi in cui ricerca, cultura, arte, tecnologia, processi educativi sono capaci di diventare generativi di metamorfosi urbane e contaminare i territori in modo virtuoso, come è accaduto per esempio a Capo Peloro a Messina. Facendo appello a competenze diverse e interdisciplinari: “alla biodiversità dei soggetti”, ha specificato Giunta. Perché “Ricerca scientifica, Terzo settore, finanza etica, profit, tecnologia, possono collaborare proficuamente. E sono capaci di produrre correlazioni di sistema e far crescere e incontrare conoscenze polivalenti necessarie per giungere a ri-composizioni complesse. La mission: cambiare, in meglio. Con processi che puntano a rilanciare le caratteristiche specifiche e le risorse dei territori producendo sviluppo solidale sostenibile ed equo. Una cosa che la Fondazione di Comunità di Messina persegue da sempre, e i numeri restituiscono un quadro di impatto importante: “Nei primi 10 anni della nostra vita – ricorda il Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina – abbiamo sostenuto e finanziato la fase di start up di circa 120 imprese, con 400 posti di lavoro creati o consolidati, di cui quasi 100 persone altamente svantaggiate, e abbiamo accompagnato circa 700 persone con progetti personalizzati”. Dagli ex internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto fino ad arrivare alle 150 famiglie che hanno lasciato le baraccopoli di Fondo Saccà e Fondo Fucile a Messina, riacquistando il diritto alla casa e a una vita dignitosa.
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[title] => Horcynus Lab Fest 21. Dal 7 al 10 ottobre la Fondazione celebra i suoi 10 anni e rilancia per i prossimi 10
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Da giovedì 7 fino a domenica 10 si terrà la sessione autunnale dell’Horcynus Festival 2021. L’edizione di quest’anno celebra la Bellezza – in arabo Jamal, parola che dà il titolo alla manifestazione – e, a conclusione del decennale di vita della Fondazione di Comunità di Messina, guarda al futuro con la presentazione del nuovo Piano Strategico(8 ottobre), tracciando le linee guida che ne orienteranno le azioni per i prossimi dieci anni.
Le tematiche al centro dell’Horcynus Lab Festival saranno quelle che da sempre caratterizzano l’agire della Fondazione: sviluppare e consolidare modelli di sviluppo sostenibile e nuovi approcci economici in grado di contrastare le crescenti diseguaglianze; innestare nei territori processi di metamorfosi urbana, sociale e culturale; promuovere connessioni virtuose tra reti, persone e luoghi che siano in grado di svelare e creare “Bellezza”.
Tre luoghi paradigmatici in cui i processi di innovazione, scientifica e culturale si intrecciano con la tradizione e in cui, nel corso di queste giornate scandite da workshop e seminari, ci si interrogherà su come declinare nel prossimo futuro visioni e strategie a partire dal lavoro e dalle sperimentazioni messe in campo finora. Il clou dell’Horcynus Lab Fest 2021 sarà venerdì 8 ottobre dalle 17.00 con la presentazione del nuovo Piano Strategico della Fondazione che si potrà seguire a partire dalle 17 in diretta Facebook su @FDCMESSINA e cliccando sull’apposito link Zoom.
Molte le occasioni di confronto che coinvolgeranno alcuni fra i più autorevoli rappresentanti dei vari settori di ricerca. Fra queste:
Giovedì 7 ottobre il Palazzo Biscari diMirabella Imbaccari – complesso nobiliare donato nel 2014 alla Fondazione dalle Suore dorotee, oggi “Parco dei Saperi” e bene comune – ospiterà il workshopIntrecci Contemporanei in cui la storica tradizione mirabellese del pizzo a tombolo incontrerà il design e la moda e, dialogando con esperti del settore, si ragionerà su come valorizzare questa storica arte in chiave moderna. Venerdì 8 ottobre, nella cornice del Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, durante il workshopGiochi e materie future verrà presentato il progetto della “fabbrica olivettiana” di Roccavaldina, località in cui la Fondazione ha di recente istituito un Fondo per le Aree Interne. Qui i capannoni artigianali finora abbandonati saranno riqualificati e si sperimenterà la produzione di bio-plastiche dalle trebbie di scarto della lavorazione della birra e da materiale di risulta delle filiere agro-alimentari.
Le bio-plastiche che verranno impiegate nella produzione dei manufatti sono esito di azioni di ricerca e sviluppo coordinate e finanziate dalla stessa Fondazione di Comunità e sviluppate in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Università di Venezia e con il suo spin-off, Crossing, e con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina.
La giornata di venerdì proseguirà alle 18.00 con la presentazione delle linee guida del nuovo Piano Strategico della Fondazione di Comunità di Messina.
Sabato 9 ottobre, sempre al Parco Horcynus Orca, sarà la volta di un laboratorio a proposito di economia circolare e finanza etica. I lavori si chiuderanno domenica 10 ottobre sull’isola di Salina dove la Fondazione ha istituito il Fondo Pia Patini, volto a promuovere economie di comunione inclusive e redistributive. Il Fondo ospiterà “Le Querce di Mamre”, polo educativo della Fondazione sulle filosofie e spiritualità del mediterraneo.
La presentazione del nuovo Piano Strategico della Fondazione si potrà seguire in diretta dalle 17 di venerdì 8 ottobre (Facebook e link Zoom), mentre gli altri incontri si terranno su Zoom a invito e nel rispetto delle norme Covid.
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[title] => Comunità Energetica Rinnovabile solidale di Fondo Saccà, avviso per fornitore di servizi di assistenza tecnica
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La Fondazione Horcynus Orca, assieme alla Fondazione Comunità di Messina e all’Associazione Comunità Energetica di Fonda Saccà, sta realizzando un progetto per la creazione e promozione di Comunità Energetiche Rinnovabili solidali sul territorio siciliano. In quest’ambito la partnership ha pubblicato un Avviso per selezionare un fornitore di servizi di assistenza tecnica che la supporti nella finalizzazione della Comunità Energetica Rinnovabile solidale di Fondo Saccà a Messina e nella replica dell’iniziativa in altri tre contesti territoriali, costituendo nuove Comunità Energetiche Rinnovabili solidali a Mirabella Imbaccari (CT), nell’isola di Salina (ME) e successivamente a Casalvecchio Siculo (ME).
Con un decreto del 15 luglio scorso, la Fondazione Horcynus Orca, è stata riconosciuta dal Ministero della CulturaIstituto Culturale ammesso al contributo ordinario annuale dello Stato, cosi come stabilito nell’articolo 1 della legge n. 534 del 17 ottobre 1996.
Sulla base del grande patrimonio culturale e d’archivio, delle attività culturali svolte nell’ultimo quinquennio e della programmazione per i successivi tre, anche la Fondazione Horcynus Orca entra dunque di diritto nell’elenco che ricomprende 210 Istituzioni Culturali su tutto il territorio nazionale.
Dalla storica manifestazione Horcynus Festival, giunta nel 2021 alla XIX edizione fino ai programmi di valorizzazione del patrimonio archivistico contemporaneo, passando per l’infrastrutturazione educativa distrettuale diffusaparticolarmente innovativa e capace di mettere a sistema tutto il complesso dei saperi oggetto delle proprie attività di ricerca, sono molteplici e diversificate le azioni strategiche in ambito culturale che proseguiranno nel prossimo triennio. A partire dal 2022.