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Come un granello di sabbia

Lo spettacolo teatrale Come un granello di sabbia (2015), produzione di Mana Chuma Teatro, testo e regia di Salvatore Arena e Massimo Barilla, con Salvatore Arena, riprende la storia di Giuseppe Gulotta.

A diciotto anni Gulotta, giovane muratore con una vita come tante, viene costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri in una piccola caserma di Alcamo. Il delitto nasconde un mistero indicibile: uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi.

Lo spettacolo racconta l’incredibile vicenda legale, la lunghissima serie di omissioni, errori, leggerezze, falsificazioni, senza dimenticare il contesto e gli interessi in campo che generano il dramma.
Attraverso la vicenda umana di Giuseppe (di Salvatore e Carmine – le due vittime della strage – o di Giovanni, Vincenzo, Gaetano – gli altri capri espiatori designati) prova a rendere giustizia a quelle vite quasi interamente sottratte per ragioni inconfessabili.
La voce di Giuseppe ci attira in questo vortice raccontando la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, la lunga carcerazione, ma anche l’irriducibile cocciuta speranza in un restituzione finale della propria umile e alta identità.

 

Salvatore Arena, nella foto di Marco Costantino