Horcynus Edu si fonda sull’idea che il cinema può svolgere un’importante funzione educativa perché è capace di anticipare e rappresentare visioni, desideri e bisogni, può suscitare nuovi immaginari, ispirare modelli e trasformazioni virtuose. Il cinema diventa un potente mezzo educativo dotando i ragazzi di nuovi strumenti per cogliere, senza semplificazioni, gli (s)nodi socio-politici irriducibilmente complessi del contemporaneo.
Per i ragazzi degli Istituti Superiori propone un percorso di visione e di ricerca-azione sul cinema di impegno civile e del Mediterraneo. Protagoniste le rassegne che già compongono la sessione estiva dell’Horcynus Festival: “Fuorinorma”, la rassegna a cura di Adriano Aprà, saggista e critico cinematografico, che apre alle nuove forme del cinema italiano, quelle alternative al sistema dell’industria e per questo, troppo spesso, poco conosciute; il “Festival del Cine Espanol y Latinoamericano”, rassegna in lingua originale organizzata dall’Associazione Culturale Exit Media e dall’Ambasciata di Spagna in Italia e diretta da Iris Marin Peralta e Federico Sartori, per consolidare un’unione “dal basso” fra i Paesi di lingua latina dell’Unione; “Mare di Cinema Arabo”, diretta da Erfan Rashid, per aprire una finestra sulla sponda sud e sud-est del Mediterraneo. La visione delle pellicole sarà accompagnata da un percorso di formazione sul linguaggio cinematografico curato da professionisti ed esperti del settore.
Agli Istituti Comprensivi è invece dedicata la “Rassegna di cinema per l’infanzia”: selezione filmica curata da Franco Iannuzzi, docente, regista e direttore artistico dell’Horcynus Festival. Il percorso si svilupperà con la visione di un film al mese e sarà accompagnato da laboratori riflessivi e di rielaborazione critica, organizzati con il supporto degli operatori socio-educativi della Fondazione Horcynus Orca.
Horcynus Edu si fonda sull’idea che il cinema può svolgere un’importante funzione educativa perché è capace di anticipare e rappresentare visioni, desideri e bisogni, può suscitare nuovi immaginari, ispirare modelli e trasformazioni virtuose. Il cinema diventa un potente mezzo educativo dotando i ragazzi di nuovi strumenti per cogliere, senza semplificazioni, gli (s)nodi socio-politici irriducibilmente complessi del contemporaneo.
Per i ragazzi degli Istituti Superiori propone un percorso di visione e di ricerca-azione sul cinema di impegno civile e del Mediterraneo. Protagoniste le rassegne che già compongono la sessione estiva dell’Horcynus Festival: “Fuorinorma”, la rassegna a cura di Adriano Aprà, saggista e critico cinematografico, che apre alle nuove forme del cinema italiano, quelle alternative al sistema dell’industria e per questo, troppo spesso, poco conosciute; il “Festival del Cine Espanol y Latinoamericano”, rassegna in lingua originale organizzata dall’Associazione Culturale Exit Media e dall’Ambasciata di Spagna in Italia e diretta da Iris Marin Peralta e Federico Sartori, per consolidare un’unione “dal basso” fra i Paesi di lingua latina dell’Unione; “Mare di Cinema Arabo”, diretta da Erfan Rashid, per aprire una finestra sulla sponda sud e sud-est del Mediterraneo. La visione delle pellicole sarà accompagnata da un percorso di formazione sul linguaggio cinematografico curato da professionisti ed esperti del settore.
Agli Istituti Comprensivi è invece dedicata la “Rassegna di cinema per l’infanzia”: selezione filmica curata da Franco Iannuzzi, docente, regista e direttore artistico dell’Horcynus Festival. Il percorso si svilupperà con la visione di un film al mese e sarà accompagnato da laboratori riflessivi e di rielaborazione critica, organizzati con il supporto degli operatori socio-educativi della Fondazione Horcynus Orca.
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[title] => Con Energy for All più consapevolezza e risparmio energetico
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Domani, venerdì 11 novembre, alla Fondazione Horcynus Orca si terrà l’evento conclusivo di Energy for All, un progetto dedicato all’energia e al risparmio energetico che ha coinvolto 14 classi e circa 280 studenti fra i 9 e i 12 anni dell’I.C. Albino Luciani di Messina, ente capofila.
Partito a inizio anno, Energy for All si è si è caratterizzato come un laboratorio di design partecipativo per la sensibilizzazione degli alunni del primo ciclo sui temi dell’energia e per la creazione di idee e oggetti per migliorarne l’accessibilità. E si è proposto di innescare processi riflessivi e pratiche sperimentali volte a contrastare la povertà energetica in modo da aumentare la consapevolezza delle giovani generazioni sui consumi di energia e sviluppare l’adozione di nuove abitudini di consumo.
Finanziato dalla Regione Siciliana, il progetto ha avuto come partner la Fondazione Horcynus Orca, Lavoroperazione e l’Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la formazione (AISFOR).
In questi mesi di attività sono stati organizzati percorsi didattico-laboratoriali, visite guidate, seminari e workshop condotti sia da docenti tutor dell’I.C. Albino Luciani sia da esperti, in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina, e con la supervisione dell’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e il CNR-ITAE.
Uno dei prototipi realizzati dagli alunni
Alcune classi sono state coinvolte nei laboratori e nella realizzazione di 3 prototipi, altre hanno svolto visite didattiche presso la Fondazione Horcynus Orca, il Parco sociale diForte Petrazza e il Giardino delle Zagare di Fondo Saccà, luoghi di innovazione e rigenerazione, urbana e sociale, che fanno parte della rete de I Parchi della Bellezza e della Scienza promossi dalla Fondazione di Comunità di Messina. Perché lo sviluppo e il rinnovamento energetico passano anche attraverso la rinascita dei territori ed è proprio a partire da questi luoghi rigenerati che si è dipanato un percorso di approfondimento in prospettiva sistemica.
Con la visita a Forte Petrazza gli alunni hanno ragionato sull’energia fotovoltaica, al Parco Horcynus Orca hanno imparato che anche a partire dalle correnti marine si può produrre energia e infine, a Fondo Saccà, hanno appreso il concetto di Comunità Energetica: un modello che integra la produzione e il consumo dell’energia proveniente da fonti rinnovabili con l’innovazione sociale.
Il percorso di Energy for All terminerà dunque domani, a partire dalle 9.00, all’interno di una mattinata pensata per illustrare il lavoro di questi mesi a genitori e stakeholders e in cui verranno esposti gli elaborati e i prototipi realizzati nel corso dei laboratori e sarà presentata la brochure informativa sul risparmio energetico, co-progettata insieme agli alunni.
Nel corso della sessione autunnale di “Orizzonti – Transizione ecologica e nuove generazioni”, XX edizione dell’Horcynus Festival, venerdì 14 ottobre sarà ospite al Parco Horcynus Orca la designer green Ilaria Venturini Fendi a cui verrà consegnato il premio Horcynus Orca 2022. A seguire, la performance musicale-teatrale Methuselah, – un albero di 4767 anni, l’essere vivente più antico del pianeta – dei compositori e musicisti Gabin Dabiré, Paul Dabiré, Luigi Polimeni, Giacomo Farina, con letture del drammaturgo Massimo Barilla.
«L’Horcynus Festival di quest’anno accompagna l’avvio del nuovo Piano Strategico del Distretto Sociale Evoluto – spiega Gaetano Giunta, Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina – che si snoda attorno all’esigenza di ricercare e sperimentare nuovi orizzonti i quali non solo sono possibili, ma necessari». «Tali orizzonti – aggiunge – devono essere in grado di accelerare i processi di metamorfosi territoriale e di contrastare le diseguaglianze economiche, sociali, di riconoscimento e il mutamento climatico per garantire il diritto al futuro delle giovani generazioni. In questa direzione si pone l’incontro con la designer Ilaria Venturini Fendi con cui ragioneremo, fra l’altro, di design sostenibile, economia circolare e transizione ecologica».
La biografia di Venturini Fendi è caratterizzata da una forte vocazione ambientale e sociale. Titolare e designer del marchio di moda sostenibile Carmina Campus, oltre che imprenditrice agricola biologica, è stata a lungo Shoe designer Fendi e Direttore Creativo Accessori Fendissime. Nel 2003 ha lasciato il gruppo e per un certo periodo anche la moda, per acquisire “I Casali del Pino”, un’azienda agricola alle porte di Roma che ha convertito al biologico. Nel 2006 ha creato Carmina Campus, un progetto con una visione innovativa e sostenibile della moda e del design in cui creatività e alto artigianato made in Italy sono abbinati a rispetto per l’ambiente e impegno sociale. Utilizzando solo materiali già esistenti e di recupero, Carmina Campus produce borse, accessori e mobili, per la maggior parte pezzi unici numerati.
Carmina Campus ha collaborato per diversi anni, a partire dal 2009, con l’agenzia ONU International Trade Centre (ITC) per un progetto di lavoro ed empowerment femminile in Africa. E in seguito, nell’ambito di un analogo progetto di lavoro e di recupero, ha operato per diversi anni con una rete di cooperativeper produrre nei laboratori interni di alcune carceri italiane svariate collezioni di borse. Nella veste di imprenditrice agricola e designer green, Venturini Fendi è impegnata in via prioritaria per la salvaguardia dell’ambiente da quasi vent’anni.
«Sono molto felice di questo riconoscimento perché condivido con la Fondazione Comunità di Messina la convinzione che il problema ambientale sia inscindibilmente connesso con il progresso sociale e un corretto modello economico di sviluppo»dichiara Venturini Fendi. «Oggi parlare di sistema è certo più importante che parlare di prodotto e mi auguro che in tal senso il mio ventennale percorso nella sostenibilità possa essere di ispirazione come piccolo esempio di circolarità applicato non solo al design».
Il programma
Dopo i saluti di Giuseppe Giordano, presidente della Fondazione Horcynus Orca, alle 17.30Ilaria Venturini Fendi sarà intervistata da Giorgia Turchetto, Responsabile dell’Agenzia di Promozione dei Parchi della Bellezza e della Scienza promossi dalla Fondazione di Comunità di Messina. Parteciperanno Gaetano Giunta, Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina e in collegamento streaming Simone Cipriani, Fondatore e Direttore dell’Ethical Fashion Initiative e Presidente del Comitato Direttivo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per la Moda Sostenibile.
Si terrà poi il “Question Time”, un dialogo fra la designer e gli studenti degli IIS C. A. Dalla Chiesa di Caltagirone ed E. Basile di Messina.
Al termine a Ilaria Venturini Fendi verrà consegnato il Premio Horcynus Orca 2022. (In estate erano stati premiati i Marlene Kuntz e Stefano Mancuso).
A seguire Methuselah, una co-produzione originale di Fondazione Horcynus Orca e Mana Chuma Teatro. Quattro musicisti e un drammaturgo sono andati alla ricerca delle radici possenti e profonde dell’albero più antico del mondo – già adulto quando Alessandro il Grande conquistava il Mediterraneo, quando Gesù nasceva e quando Maometto predicava – per raccontare in parole e musica la loro avventura millenaria.
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[title] => Ricordando Stefano D’Arrigo e Vincenzo Consolo: l’Horcynus Festival torna a Capo Peloro
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Domenica9 ottobre a Capo Peloro torna “Orizzonti – Transizione ecologica e giovani generazioni”, la XX edizione dell’Horcynus Festival nella sua versione autunnale. Come già quella estiva, l’edizione d’autunno accompagna le linee del nuovo Piano Strategico del Distretto Sociale Evoluto e si occupa anche di lotta alle diseguaglianze e al mutamento climatico.
Gli eventi di domenica 9 ottobre avranno come filo conduttore il Mediterraneo e l’area dello Stretto di Messina, due elementi da sempre al centro dei percorsi e delle sperimentazioni promossi dalla Fondazione Horcynus Orca e dall’Horcynus Festival. E a trent’anni dalla scomparsa di Stefano D’Arrigo e a dieci da quella di Vincenzo Consolo, la serata sarà dedicata a questi due autori messinesi che hanno saputo raccontare in modo straordinario la dimensione mediterranea e la sua realtà composita.
Alle 18.30 l’autrice e fumettista messinese Michela De Domenico presenterà il suo nuovo graphic novel “Nel ventre dell’Orca” (Mesogea Cartographic), opera ispirata al celebre romanzo di Stefano D’Arrigo.
Dialogheranno con l’autrice: Moshe Khan (traduttore tedesco dell’Horcynus Orca) in collegamento da Berlino; sempre in collegamento Elettra Stamboulis, direttrice della collana Mesogea Cartographic e Silvio Perrella, in presenza (comitato di redazione Mesogea). Modera l’incontro Caterina Pastura. Per l’occasione, Michela De Domenico esporrà otto tavole originali del libro.
“Nel ventre dell’Orca” è un’opera di invenzione che ha come principale protagonista proprio Moshe Khan, in viaggio negli stessi luoghi del romanzo. Moshe, per meglio entrare nello spirito del libro e riuscire a restituirne l’unicità anche in un’altra lingua, si stabilisce nel borgo marinaro di Torre Faro, a Messina. Tenta, da traduttore, l’azzardo di abitare il proprio e un altro mondo, un’altra Storia, di ascoltarne e restituirne le voci. Ma già durante il viaggio verso la Sicilia, personaggi e situazioni del romanzo lo risucchiano in un’atmosfera onirica e, fin dal momento in cui sbarca in città, il confine tra la vita reale e le pagine del libro si fa sempre più indistinto trascinandolo, come le correnti dello Stretto, in un gorgo di immaginario e ragione da cui rischia di essere travolto. E sarà lo sguardo ‘da dentro’ del traduttore a condurci ad alcuni episodi di “Horcynus Orca”, alla sua travagliata creazione, alla figura enigmatica di Stefano D’Arrigo.
A seguire, nel suggestivo cortile interno della Torre degli Inglesi, andrà in scena “Racconti da camera”, di e con Salvatore Arena e Massimo Barilla e con le musiche originali di Luigi Polimeni. Si tratta di un dialogo postumo tra Stefano D’Arrigo e Vincenzo Consolo in cui Mana ChumaTeatro – che produce il lavoro – omaggia, attraverso un immaginario dialogo tra i due autori, legati da numerose corrispondenze e affinità, la miglior letteratura contemporanea, che proprio nella lettura poetica del paesaggio e del territorio ha trovato linfa vitale e alimento visionario. Lo spettacolo si inserisce all’interno di EPIC (Esperienze Performative di Impegno Civile), un progetto Mana Chuma Teatro sostenuto dal Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura e dal Comune di Messina.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito con prenotazione al numero 346 1231116 fino esaurimento posti.
Si concludono domani, martedì 4 ottobre, al Parco Horcynus Orca i lavori della Biennale dello Stretto, prima edizione della manifestazione promossa dalla società benefit 500×100 e dall’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria.
La rassegna si è sviluppata su cinque giornate di studio – dal 30 settembre al 4 ottobre – dedicate al Mediterraneo, ai suoi territori e alla sua cultura in cui artisti, studiosi ed esperti si sono confrontati sulla possibilità di generare progetti e relazioni in grado di valorizzare un luogo tanto centrale quanto paradigmatico, culla della nostra cultura e della nostra storia nonché spazio di contatto e scambio tra nord e sud del mondo.
Il Mediterraneo, dunque, diventa un laboratorio internazionale di idee da cui può ripartire una nuova dimensione dell’abitare i territori, all’insegna della responsabilità, del dialogo e dell’innovazione. Attraverso un percorso che lega le città di Messina e Reggio Calabria attorno ad una visione di sviluppo condivisa.
La Biennale dello Stretto è la prosecuzione di un progetto di ricerca, denominato Mediterranei Invisibili, ideato e sviluppato nel 2017 da Alfonso Femia, attraverso la piattaforma culturale 500×100 e finalizzato a cogliere le reali potenzialità di rilancio del Mediterraneo europeo, africano e medio-orientale, mappando i riferimenti essenziali quali infrastrutture, paesaggio, ambiente urbanizzato, cultura, storia.
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[title] => “Il Basiliano in Valdemone”, la Summer School a cura di Martina Corgnati
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Da oggi al 16 settembre si terrà la Summer School dedicata alla raccolta dati e all’approfondimento sugli insediamenti e sulle fondazioni basiliane nell’area del Valdemone che rientra nell’attuale provincia di Messina. E’ organizzata dalla Fondazione Horcynus Orca in collaborazione con la Fondazione di Comunità di Messina, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina e la Fondazione Insula Felix. E si svolgerà in parte al Parco Horcynus Orca e in parte nei luoghi interessati dagli insediamenti in cui si effettueranno sopralluoghi.
Coordinato da Martina Corgnati, storica dell’arte, docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Accademia di Brera nonché curatrice del MACHO, il Museo di Arte Contemporanea Horcynus Orca e membro del comitato scientifico della Fondazione Horcynus Orca, il progetto si sviluppa con l’obiettivo di costituire presso la Fondazione un data base aperto relativo alle fondazioni dell’antica Valdemone insieme a un percorso tematico dedicato nella Sala Immersiva del MACHO.
E’ propedeutico alla valorizzazione degli elementi storico-artistici di una zona che ancora oggi risulta scarsamente conosciuta e studiata nonché a un arricchimento dell’offerta culturale della Fondazione, utile a promuovere una più attiva e consapevole difesa del territorio, un’incentivazione delle pratiche di restauro e una collaborazione con diversi centri di ricerca universitari.
«Per la prima volta la Fondazione Horcynus Orca si occuperà in maniera organizzata della valorizzazione del patrimonio storico-artistico medievale del territorio – spiega Corgnati. «Esiste qui un sostrato greco di grandissima importanza ma, purtroppo, sconosciuto ai più. La Fondazione sarà l’unica istituzione siciliana ad avviare un percorso tematico dedicato. Sino ad oggi abbiamo dato ampio spazio a percorsi di arte contemporanea, questo progetto mira ad ampliare la nostra offerta culturale e a riconoscere l’importanza del patrimonio storico locale».
Nello specifico, “Il Basiliano in Valdemone” è un progetto di ricerca dedicato alla valorizzazione degli elementi storici e artistici greco-normanni, risalenti ai secoli XI-XIII, dell’antica Valdemone, un’area quasi sovrapponibile all’attuale provincia di Messina.
Al MACHO si arriverà a costituire un primo database di informazioni e materiali fotografici e un archivio bibliografico da rendere fruibile sotto forma di percorso tematico immersivo e interattivo attraverso la costituzione di un comitato scientifico, composto da studiosi di diverse università, dottorandi, assegnisti di ricerca, studenti, restauratori ed esperti della soprintendenza.
I lavori di apertura della Summer Shool si terranno oggi al Parco Horcynus Orca e saranno avviati da Gaetano Giunta, Segretario Generale della Fondazione di Comunità di Messina, Giuseppe Giordano, Presidente della Fondazione Horcynus Orca e Martina Corgnati. Il fitto programma della giornata prevede gli interventi dei docenti Fabio Todesco (UNIME); Luciano Catalioto (UNIME); Tancredi Bella (UNICT); Giulia Arcidiacono (UNCT); della dott.ssa Mariakatja Guida(Soprintendenza Messina); del dott. Antonino Tranchina (Biblioteca Hertziana); della dott.ssa Margherita Riso (Leicester University) e del dott. Adriano Napoli (SNS Pisa). Tutti profondi studiosi e conoscitori del tema, che si confronteranno e raccoglieranno le idee per avviare il percorso. La partecipazione alla giornata è aperta agli studenti degli Atenei di Messina, Catania e Reggio Calabria e alle Accademie di Belle Arti di Catania e Reggio Calabria.
Il successivo momento di ricerca, con visite e sopralluoghi ai siti di interesse selezionati, vedrà la partecipazione di cinque dottorandi e studenti di livello magistrale selezionati provenienti da diversi Atenei (UNICT, Università Cattolica e Accademia di Brera). Le giornate del 13, 14 e 15 settembre li vedranno infatti impegnati in un tour che toccherà il MuMe, la “Falce” e altri resti a Messina e l’ipogeo di Rometta. Proseguirà sui Peloritani toccando Mili, Itala e Fiumara D’Agrò ed infine sui Nebrodi, a S. Marco D’Alunzio e S. Filippo di Fragalà.
Il 16 Settembre, presso il Parco Horcynus Orca, si procederà alla verifica dei materiali raccolti e alla definizione dei successivi incontri e momenti di lavoro.
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[title] => Al Parco dei Saperi di Mirabella Imbaccari la Summer School di Paolo Benvenuti
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Parte oggi presso Palazzo Biscari a Mirabella Imbaccari (il Parco dei Saperi, uno dei Parchi della Bellezza e della Scienza promossi dalla Fondazione di Comunità di Messina) la Summer School su «Come guardare, come vedere, come filmare: comprendere con l’esperienza il processo creativo per la produzione di un film» a cura di Paolo Benvenuti, uno dei più importanti registi italiani. Si tratta di un progetto di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico con una particolare attenzione all’inquadratura, e, al tempo stesso, di un laboratorio finalizzato alla produzione di tre brevi cortometraggi.
Parteciperanno – per una settimana, fino a sabato 3 settembre – 17 alunniprovenienti dalle quarte e quinte classi di cinque istituti di istruzione secondaria di secondo grado dell’area calatina. Le scuole interessate sono quattro del Comune di Caltagirone, più specificamente l’Istituto Superiore “Majorana-Arcoleo”, il liceo “Bonaventura Secusio”, l’Istituto Superiore “Cucuzza-Euclide”,l’IPSIA “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, e una del Comune di Enna, l’I.I.S. “Napoleone Colajanni”.
Partendo dall’analisi critica delle foto realizzate dagli stessi ragazzi, Paolo Benvenuti insegnerà loro come costruire correttamente l’inquadratura, per poi passare al concetto di sequenza nella narrazione per immagini e infine arrivare agli esercizi di ripresa audio e video su semplici azioni dinamiche. Sono previste sei lezioni (48 ore in totale) per iniziare a conoscere quali sono le norme e le regole di base da osservare dietro la macchina da presa, tali da riuscire a cimentarsi nella produzione e montaggio degli elaborati finali che verranno proiettati nel pomeriggio della giornata conclusiva.
Il progetto, sviluppato a partire dalla metodologia “learning by doing”, rientra nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Questa Summer School è la prima proposta sviluppata all’interno di un’ Accordo Interistituzionale di Rete siglato tra la Fondazione di Comunità di Messina, il Centro Orientamento Formazione & Placement dell’Università degli Studi di Catania e la CooperativaOsservatorio Calatino di Caltagirone. Un Accordo che, nel suo complesso, coinvolge gli istituti scolastici di 12 comuni del territorio calatino e ha visto impegnati dirigenti e docenti referenti in un percorso di formazione e co-progettazione svoltosi tra marzo e aprile 2022 con l’obiettivo di esplorare nuovi modi di pensare e realizzare il processo formativo.
Uno fra i diversi obiettivi della Rete del Calatino è infatti contribuire alla costruzione dell’identità civile degli studenti e far loro acquisire una sempre più consolidata competenza in vari settori scientifico-disciplinari che sia in grado di fargli scoprire le proprie attitudini, risorse e opportunità. A questa proposta didattica ne seguiranno altre, adesso in via di definizione, nel corso dell’anno scolastico 2022/2023.
L’evento si inserisce all’interno dell’Horcynus LAB ed EDU Fest 2022“Orizzonti – Transizione Ecologica e Giovani Generazioni”, promosso dalla Fondazione Horcynus Orca e dalla Fondazione di Comunità di Messina.
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[title] => Horcynus Festival 2022 | Orizzonti | IL PROGRAMMA
[content] => Marlene Kuntz (foto di Michele Piazza) – Premio Horcynus Orca 2022
ORIZZONTI – TRANSIZIONE ECOLOGICA E GIOVANI GENERAZIONI
L’Horcynus Festival 2022, nelle sue diverse articolazioni, Lab, Social ed Edu, come ogni anno, rappresenta un’emergenza scientifico-culturale e di divulgazione che accompagna la vita, l’evoluzione e il processo di internazionalizzazione del Distretto Sociale.
Quest’anno il Festival accompagna l’avvio del nuovo piano strategico del Distretto che si annoda attorno alla necessità di ricercare e sperimentare nuovi “orizzonti” capaci di contrastare le diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e i processi di mutamento climatico, per garantire il diritto al futuro delle giovani generazioni.
Festival in ascolto, convinti che arti visive, cinema, letteratura, più di qualunque altro sapere umano hanno la capacità di anticipare visioni, desideri e bisogni dei popoli. Festival laboratorio, convinti che la necessaria “metamorfosi” umana sarà possibile solo se saremo capaci in tempi brevissimi di trasformare i paradigmi economico-sociali, della conoscenza, energetici, tecnologici e di governance. Festival partecipato, convinti che solo dalla condivisione profonda delle periferie fisiche ed esistenziali, capace di restituire “potere”, possano germogliare cambiamenti. Festival trasformativo, con uno sguardo attento a cogliere la “bellezza” e la “complessità” che emerge esclusivamente da approcci dinamici, sistemici, ricchi di bio-diversità umana e ambientale.
L’Horcynus Festival 2022 apre il percorso di creazione de I Parchi della Bellezza e della Scienza, essi stessi spazi liberati, che ospitano gli eventi culturali, artistici e di studio e che costituiscono i “nuclei di condensazione” fisici capaci di accelerare più larghi processi di metamorfosi territoriale, possibili e necessari.
Il Programma
PRE- APERTURA HORCYNUS FESTIVAL
Trilogia “Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson
20 Luglio 2022
21.00 “La Compagnia dell’Anello” (USA, Nuova Zelanda, 2001, 178’)
21 Luglio 2022
21.00 “Le due torri” (USA, Nuova Zelanda, 2002, 179’)
22 Luglio 2022
21.00 “Il ritorno del re” (USA, Nuova Zelanda, 2003, 201’)
HORCYNUS FESTIVAL
23 Luglio 2022
19.30 Incontro con l’autore “Trema la notte” di Nadia Terranova (Einaudi)
a cura di Feltrinelli Messina, modera Anna Mallamo
24 Luglio 2022
21.00 Eleonora Bordonaro e i Giudei di San Fratello in concerto
25 Luglio 2022
19.00 Incontro con l’autore “La Punta” di Alessandro Tumino
21.00 Fuori Norma “Piccolo Corpo” di Laura Samani (Italia, 2021, 89’)
26 Luglio 2022
18.00 Workshop “Una piattaforma per il cinema sociale”
Intervengono Adriano Aprà, Paolo Benvenuti, Iris Martin Peralta, Erfan Rashid, Federico Sartori
21.00 “Bienvenido a Farewell-Gutmann” di Xavi Puebla (Spagna, 2008. 110’) Festival del Cine Espanol y latinoamericano
Ospiti Federico Sartori, Iris Martin Peralta ed il regista
27 Luglio 2022
19.30 Incontro con l’autore “Vento di libertà” di Lelio Bonaccorso (Tunué)
a cura di Feltrinelli Messina, modera Milena Romeo
21.00 “Chico & Rita” di Fernando Trueba (Spagna, Usa, 2010, 94’) Festival del Cine Espanol y latinoamericano
28 Luglio 2022
18.30 Il viaggio di Nabu (Edizioni Mesogea)
Laboratorio narrativo per l’infanzia a cura di Anita Magno
21.00 “Intemperie” di Benito Zambrano (Spagna, Portogallo, 2020, 103’) Festival del Cine Espanol y latinoamericano
29 Luglio 2022 | ANFITEATRO FORTE PETRAZZA
21.00 Concerto Marcelo Cesena
Mostra-spettacolo con i ragazzi dei progetti educativi di Forte Petrazza ingresso con prenotazione allo 090 9023224
30 Luglio 2022
19.30 Acquaprofonda
Opera lirica del Teatro Sociale di Como in coproduzione col Teatro dell’Opera di Roma
Musiche di Giovanni Sollima – Libretto di Giancarlo De Cataldo
01 Agosto 2022
21.00 Orizzonti possibili Parole e musica per un pianeta verde
Con Stefano Mancuso e i Marlene Kuntz in concerto (Premio Horcynus Orca 2022)
02 Agosto 2022
21.00 Arcipelaghi della Visione “Voyage of Time” di Terrence Malick (USA, 2016, 90’)
03 Agosto 2022
21.00 Mare di Cinema Arabo “Europa” di Haider Rashid (Italia, 2021, 75’)
04 Agosto 2022
21.00 Arcipelaghi della Visione “Il Sale della Terra” di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado (Brasile, Italia, Francia, 2014, 110’)
Ingresso GRATUITO con prenotazione fino esaurimento posti